I libri sono un’ottima soluzione quando non si sa cosa regalare. Anche se io trovo che regalare romanzi a Natale come ai compleanni sia un gesto meraviglioso, tutt’altro che scontato o sbrigativo. Amo andare alla ricerca del titolo giusto. Scovare quello che immagino o spero catturerà l’attenzione di chi lo riceve. Indovinare non è così facile: servono indizi e un pizzico di intuito non guasta.
Gli uomini soprattutto sono quelli più in difficoltà quando si trovano a regalare un libro alle donne – oddio forse gli uomini sono in difficoltà tout court se si tratta di trovare il regalo giusto per la moglie, la fidanzata e anche la mamma. Ecco allora il mio aiuto per trovare romanzi da regalare .
Però, per favore, non chiamarli romanzi da donne, o peggio, libri per signore!
Indice
Romanzi che parlano di donne
I libri che parlano di donne, di quel legame così speciale che è l’amicizia tra donne, sono sempre una rarità. Quando capita di leggerne uno capace di illustrare tutti i colori di quella magia che si crea tra due o più donne fino a cementare un legame di amicizia indissolubile, vale la pena di spendersi in un passaparola. O ancora meglio di farne incetta per avere sempre pronto il libro da regalare alla migliore amica di sempre, alla sorella prediletta o a una donne di grande cuore.
Quando metti i tuoi pacchetti sotto l’albero di Natale, ricordati che con un romanzo sull’amicizia non sbagli mai. Così come se scegli di regalare romanzi che narrano grandi storie d’amore, da sempre i libri più letti dalle donne. Ecco i miei consigli di lettura sull’argomento.
I “miei” libri consigliati
Per aiutarti a superare il terrore di commettere uno sbaglio, e per dare i mie consigli di lettura, ho selezionato questi romanzi da regalare in qualsiasi occasione.
Io li ho letti e amati, e credo che tra i tanti libri da regalare ad un amica qui ci sia una selezione che accontenta tutti i gusti. La lista è sempre work in progress. Quindi se vuoi essere sempre aggiornata, clicca sulla campanellina in basso a destra e riceverai un avviso quando ci sono delle novità.
“Una volta chiuso il cancello il tempo è mio, ne sono l’unica proprietaria. È un lusso essere proprietari del proprio tempo, lo ritengo uno dei più grandi lussi che l’essere umano possa concedersi.”
(citazione | Cambiare l’acqua ai fiori – Valérie Perrin)
Libri d’amore più letti dalle donne: Valérie Perrin
Il suo Cambiare l’acqua ai fiori è stato un successo indiscusso, oltre che pluripremiato. Ha vinto il Prix Maison de la Presse nel 2018, e nel 2019 il Prix Jules-Renard e il Prix des lecteurs du Livre de poche. Solo in Francia ha venduto oltre tre milioni di copie, e sta conquistando lettori e lettrici di tutto il mondo.
Se sei tra coloro che ancora non l’hanno letto perché nutri una certa – e a volte giustificata – diffidenza verso i cosiddetti casi editoriali, stavolta metti da parte i pregiudizi: Valérie Perrin ti piacerà. Tocca sentimenti profondi senza mai essere scontata, banale o melodrammatica. Anzi, pur affrontando l’amarezza della vita e la drammaticità della morte, questo romanzo riesce a infondere ottimismo e serenità. Insegna a domare la solitudine dettata dall’assenza.
Questo è uno di quei romanzi per donne esigenti, che apprezzano la bella scrittura. Il perfetto romanzo da regalare a una donna matura che conosce la profondità dell’amore e che può rispecchiarsi nelle infinite sfaccettature della protagonista, donna forte è molto complessa. (Hai già letto L’amore che dura di Lidia Ravera? Te ne parlo qui)
- Cambiare l’acqua ai fiori di Valérie Perrin
- pag 476, edizioni E/O
“È questa la giovinezza? È possibile conoscere la giovinezza a quasi cinquant’anni? L’ho forse conservata preziosamente senza saperlo, visto che non l’ho mai vissuta? Oppure non mi ha mai lasciato? O si è decisa ad apparire oggi?”
(citazione | Cambiare l’acqua ai fiori – Valérie Perrin)
“Perché le cose succedono quando oramai non te le aspetti più? Perché deve essere sempre tutta una questione di tempi?“
(citazione | Il quaderno dell’amore perduto – Valérie Perrin
Il quaderno dell’amore perduto: recensione
Qual è il più bello? Dimmelo tu. Il primo libro della Perrin è un libro sulle donne, ma non solo. La trama ricca e complessa, dove trovano posto tanti personaggi, si sviluppa su piani paralleli con le vicende sentimentali di tre generazioni.
C’è Justin, che ritaglia per sé gli incontri da una notte con Comesichiama incontrato nella discoteca locale ma spasima per gli occhi blu del nipote di Helen; c’è la storia d’amore di Helen incapace di arrendersi al destino e disposta ad attendere l’eternità pur di riabbracciare l’uomo che non aveva saputo amare; e c’è anche Annette vittima di una passione accecante ed egoista… C’è tanto in questo romanzo e c’è tanta profondità tra le pagine che scorrono fluide. La scrittura della Perrin è micidiale: elegante e intensa, scorrevole ma ponderata.
Questo primo romanzo di Valerie Perrin è un bel libro da regalare a chi ha già letto il suo best seller sia a chi non la conosce affatto. Ritengo però che serva maturità per potere godere di questa lettura. Si deve nutrire una certa passione per la bella scrittura e avere maturato la capacità di riconoscerla e apprezzarla.
- Il quaderno dell’amore perduto di Valérie Perrin
- 348 pag, Editore Nord
“Se è vero che quando un vecchio muore un’intera biblioteca va in fumo, quello che faccio io serve almeno a conservare un po’ di cenere“
(citazione | I quaderni dell’amore perduto – Valérie Perrin)
Libri da regalare a donne che amano (troppo?)
Da sempre l’amore è protagonista della letteratura. I libri che parlano d’amore sono stati capolavori dei grandi scrittori e poeti. La ricerca dell’amore, ostacolata da complotti, odio, morte e bugie ha generato i romanzi straordinari che illuminano la letteratura classica.
Me se l’ingrediente che separa, l’ostacolo da superare per coronare il sogno d’amore è la distanza culturale dettata da provenienze geografiche molto diverse che succede?
Ho letto due romanzi che raccontano le difficoltà di amori lontani: quella di Heddi, americana innamorata di Pietro, irpino; e poi quella di Melania, fiorentina innamorata dello svedese Axel.
Due storie che fanno riflettere, ben lontane dalle dinamiche del libro romance o del romanzo rosa, e che suggerisco come libri da regalare a Natale alle amiche, magari a quelle che tendono ad amare troppo…
Mal di pietre di Milena Agus
“…lei non era matta, era una creatura fatta in un momento in cui Dio semplicemente non aveva voglia delle solite donne in serie e gli era venuta la vena poetica e l’aveva creata.“
(citazione | Mal di pietre – Milena Agus)
Anche se ha qualche anno sulle spalle, Mal di pietre è un romanzo che è tornato attuale perché citato proprio nel Quaderno dell’amore perduto di Valérie Perrin. Sono poco più di cento pagine intense e poetiche che rapiscono e trasportano in un vortice di emozioni. Un libro consigliato perché sorprende per la trama, il linguaggio e lo stile.
Un libro straordinario e potente, un romanzo familiare che celebra l’amore e la forza delle donne e che ti conduce rapidamente nel mistero che celandosi svela. Un bel romanzo da regalare a donne che non si arrendono facilemente.
Mal di pietre è un piccolo gioiellino, ambientato nella Sardegna del secondo dopoguerra con protagonista la nonna della narratrice, una donna che sognava l’amore ma che faceva scappare tutti gli uomini che le si avvicinavano. Finalmente trova l’uomo che la sposa, ma non trova comunque l’amore.
Conosce l’affetto, la stima, il sesso, l’erotismo, ma non l’amore. Che troverà inaspettatamente durante un viaggio alle Terme, in Continente, per curare i calcoli, il suo “mal di pietre”, quando basterà uno sguardo con il Reduce per scatenare tutto.
Ecco quello che potrebbe essere un punto di svolta, il sogno che si fa realtà. Sarà così? Uno di quei libri che parlano alle donne, ma non solo. Un libro da regalare a chi non prova fastidio davanti a descrizioni crude del sesso.
- Mal di pietre di Milena Agus
- 136 pag, Edizioni Nottetempo
“In ogni famiglia c’è sempre uno che paga il proprio tributo perché l’equilibrio fra ordine e disordine sia rispettato e il mondo non si fermi.”
(citazione | Mal di pietre – Milena Agus)
“Non ti preoccupare, domani rivedrai il sole di Napoli, il più bello di tutti i soli, privo di filtri e carico di speranze. Perché il sole, come il napoletano, si rialza sempre.”
(citazione | Perduti nei quartieri spagnoli – Heddi Goodrich)
Perduti nei quartieri spagnoli: recensione
“Amori e buoi dei paesi tuoi”, diceva un tempo la saggezza popolare. Perché? Perché quando le culture sono profondamente diverse, le distanze da colmare per fare funzionare un amore possono diventare troppe e ingestibili.
Perduti nei Quartieri Spagnoli racconta la storia di Heddi, studentessa di glottologia all’Istituto Universitario Orientale che dagli Usa arriva a Napoli per uno scambio culturale a sedici anni. Ma da Napoli non se ne va, e si ferma per laurearsi, perché quella città la ama, ama la musicalità della lingua e la gente autentica che la parla, adora la vivacità dei quartieri, il groviglio di strade dei bassi e va a vivere nei Quartieri Spagnolii con altri studenti. Giovani che provengono da fuori Napoli, curiosi e sognatori, come lo è Pietro che un giorno Heddi incontra a una festa.
Quella sera dà l’avvio a un grande amore in una Napoli colorata ed esplosiva (sono gli anni Novanta, quelli dalla lotta alla Camorra, e i regolamenti di conti nei Quartieri Spagnoli non sono una rarità). I personaggi emergono in tutte le loro verità calati in una Napoli vivida, dove sembra davvero di camminare per i ‘bassi’, assordati delle grida della gente, mentre l’odore del cibo sul fuoco che si diffonde per la strada ti si appiccica alla pelle insieme al caldo umido dell’estate.
“Credevo che, ostentando quella felicità con lo sguardo, gli avrei inflitto dolore, e che se l’avessero guardata troppo a lungo, se l’avessero vista per quella che era veramente, in tutta la sua luce sfolgorante, li avrei accecati”
(citazione |Perduti nei quartieri spagnoli – Heddi Goodrich)
In quei quartieri si snodano le vicende di Heddi e Pietro, che raccontano di amore, di crescita, di radici, di aspettative dei genitori e incapacità di autoaffermarsi. La racconta bene questa storia Heddi (sì, perché l’autrice rivela ciò che lei ha vissuto) senza indugiare nel sentimentale o nella malinconia. Anche quando dipinge in maniera straordinaria la madre di Pietro, apparentemente una donna fragile in realtà colei che detiene il potere e detta le regole in famiglia, lo fa con molta lucidità.
C’è tanto amore in questo romanzo, ma è amore per la vita intesa come una continua scoperta, come gioia di vivere anche quando il ragazzo che ami non è capace di diventare uomo e contrapporsi a una madre determinata a vincere guerra contro la straniera “troppu sicca”.
Un libro da leggere e perfetto da regalare se si hanno problemi di suocera!
- Perduti nei quartieri spagnoli di Heddi Goodrich
- 468 pag, Giunti
Un anno felice: recensione
“L’amore capita, come le grazie. Si impara quando ti piomba addosso. È inevitabile. È lui stesso che ci insegna lacerandoci e premiandoci di continuo. È un istinto. Solo che non capiamo quando inizia il premio e quando la tortura. Ed è lì che bisogna imparare, imparare a salvarsi. E a riderci su.”
(citazione | Un anno felice – Chiara Francini)
Per restare in tema, tra i libri sulle donne che servono a riflettere su certi comportamenti femminili, ti suggerisco di regalare questo romanzo di Chiara Francini, un libro che mi ha piacevolmente sorpreso.
Un anno felice è la storia di Melania, 35 anni e una vita da editor a Firenze. Vivace e logorroica, Melania cerca l’amore con la A maiuscola e non si vuole accontentare di Renato che la corteggia a suon di poesie tristi. L’incontro con Axel, aitante svedese ” moro come un etrusco” di passaggio a Firenze è fatale. Inizia una storia fatta di tira e molla, e lei si innamora.
Quando lui deve ripartire lei lo segue e abbandona tutto. Si lascia alle spalle lavoro, amici e ogni certezza per una fattoria sperduta in Svezia al fianco di un uomo taciturno che è profondamente diverso da lei, non solo per cultura ma anche caratterialmente.
Armata di quel coraggio straordinario, tipico delle donne innamorate, Melania si tuffa in questa avventura e arriva in un Paese così diverso dalla sua città, solare e allegra. In Svezia la prima cosa che nota è il silenzio, la compostezza, le casette tutte uguali dai tetti rossi e la freddezza…
“A volte il nostro bisogno di un segno d’amore è così grande che non ci importa cosa significhi esattamente o quanto dovremo pagarlo in seguito.“
(citazione | Un anno felice – Chiara Francini)
Il sentimento di solitudine vissuto dalla protagonista col passare dei giorni cresce e lo si percepisce. Con l’arrivo in Svezia l’atmosfera infatti muta e trasmette un senso di inquietudine tale che vorresti dire a Melania: “Basta, tornatene a casa”.
Perché è vero, dal di fuori è più facile capire se un amore è tossico. Al contrario, mentre lo si vive, si tende a trovare giustificazioni, ci si impone di non mollare, arrivando a sacrificare tutto per una scelta che era semplicemente sbagliata.
Un bel romanzo da regalare, perfetto libro per donne che non vogliono romanzi col lieto fine a tutti i costi.
- Un anno felice di Chiara Francini
- 345 pag, Rizzoli
Un amore qualunque e necessario: recensione
Titolo e sinossi (di questo romanzo da regalare a chi ha spiccate doti di empatia) non rendono giustizia a un libro che tratta con grande sensibilità il dolore e l’amore. Emozioni che quando ti segnano nell’infanzia lasciano cicatrici indelebili, quelle che periodicamente tornano a bruciare.
Violenza e rabbia sono i sentimenti che entrano in maniera dirompente a sconquassare le vite di due famiglie vicine di casa. I figli, ognuno per la propria strada, cercheranno di seppellire ricordi e cicatrici conducendo vite diverse. Invece il dolore torna, mentre entrambi si affannano a rovistare nella vita in cerca di felicità.
Perché le tragedie non ti rendono mai immune ad altre tragedie, la sfortuna non è un nemico che si sconfigge per sempre, e il passato è sempre pronto a tornare a galla per riportarti a fondo quando non impari a non ripetere sempre gli stessi errori.
Ma vediamo di cosa parla Un amore qualunque necessario, tra i romanzi da regalare è uno di quelli che consiglio sicuramente di leggere, senza pensare di avere per le mani un romance o giù di lì. Brian Stanhope e Francis Gleeson sono amici, poliziotti novellini nel Bronx, che vanno ad abitare con le rispettive mogli, Anne e Lena, in due case vicine nella provinciale Gillam. I loro figli Kate e Peter sono amici da bambini e poi innamorati da adolescenti, ma vedono crollare tutto il loro mondo quando una tragedia si abbatte sulle loro case. Da quel momento, dallo sconvolgimento delle vite di due famiglie, prende l’avvio un romanzo intenso e profondo che si snoda nei decenni come una saga famigliare.
Metto il libro di Keane nella lista di consigli di romanzi da regalare perché è molto più di una semplice storia di una famiglia segnata da vicende tristi. Ed è sicuramente molto più di una semplice storia d’amore sfortunata come potrebbe invece fare sospettare la sinossi in copertina.
Nel racconto che si snoda lungo i decenni c’è un ritratto intenso di quel che significa vivere con una malattia mentale e l’analisi delle ripercussioni anche lontane nel tempo, quando questa non viene curata adeguatamente.
- Un amore qualunque e necessario di Mary Beath Keane
- 432 pag, Mondadori
Libri da regalare a un amica: storie di amicizia
Che questione complicata l’amicizia! Consideri amiche persone che ti accompagnano per un lungo tratto di vita, con cui immagini di avere costruito rapporti solidi, sinceri e disinteressati e poi all’improvviso ti accorgi che abitudine, comodità e tornaconto sono ciò che muove certe relazioni che credevi sincere. Poi accade che la casualità accende la scintilla di un’amicizia improbabile per alimentare un rapporto vero e molto intimo. Come succede nel primo dei romanzi da regalare consigliati.
Il diario di Jane Somers: recensione
Nella mia lista dei libri da regalare a un’amica c’è Il diario di Jane Somers scritto dal Premio Nobel per la letteratura Doris Lessing, uno dei suoi libri più letti dalle donne.
L’incontro in una farmacia tra due donne che non potrebbero essere più distanti dà l’avvio a questo romanzo intenso e commovente. La storia dell’amicizia tra Jane, donna elegante e attraente, che conduce una vita brillante come direttore di una rivista di successo e Maudie, ottantenne rabbiosa e orgogliosa, povera e trasandata, è forte e commovente. Un bel romanzo che racconta l’amicizia tra due donne e delle qualità inspiegabili dei rapporti veri, quelli che tra alti e basso si nutrono di calore e irritazione, di dolcezza e di rabbia, di empatia, affetto e infinita generosità emotiva.
“Le persone che si piacevano davvero sembravano possedere un maggiore talento
(citazione | La seconda vita di Missy Carmichael)
per l’amicizia e per l’apertura verso gli altri. Forse era per questo
che, in passato, ero sempre stata abbastanza solitaria.”
La seconda vita di Missy Carmichael: recensione
Una storia di coraggio, amore e amicizia: un bel romanzo da regalare a chi apprezza letture che scaldano il cuore e ancora di più a chi prova per i cani un amore sconfinato. La seconda vita di Missy Carmichael è un romanzo consigliato a donne che hanno bisogno di un’iniezione di fiducia perché offre una confortante visione della vita.
Una vecchia signora sola (il marito non c’è più, il figlio maggiore vive in Australia e con la figlia ha un pessimo rapporto) scopre di poter vivere nuove esperienze e di poter fare nuove amicizie. Soprattutto capisce che i cani sono compagni insostituibili, che i rapporti familiari possono essere salvati e che anche i peggiori segreti creano legami stretti con le persone più disparate.
La storia di Missy è raccontata attraverso flashback del passato che chiariscono come sia diventata la donna isolata e sola che incontriamo all’inizio del romanzo. Ma che nel corso del libro impara ad amare se stessa e a lasciare aperte le porte del cuore.
“La serenità richiedeva una certa spietatezza, oltre che mancanza di immaginazione. Perché non si trattava solo di essere contenti del proprio destino, giusto?”
(citazione | La seconda vita di Missy Carmichael)
Ecco un libro indovinato per donne che amano i cani, perché il legame che si crea tra la protagonista (che non aveva mai nutrito grande simpatia per i cani) e la piccola Bobby, un dolcissimo segugio, è commuovente. E grazie a Bobby – di cui si ritrova a occuparsi quasi per forza – ritrova la speranza e apre il suo cuore a una vita popolata di affetti sinceri.
Brava Beth Morrey che, al suo primo romanzo, riesce a trattare con delicatezza emozioni come la perdita, il rifiuto e la solitudine senza pesantezza, al contrario alleggerisce il cuore con tenerezza.
- La seconda vita di Missy Carmichael di Beth Morrey
- 292 pag, di Garzanti
Tre amiche al lago: recensione
“Un tempo tutto era così facile: bastava fare il numero, anche nel cuore della notte, per un motivo qualsiasi, perché si era arrabbiate o si era contente, perché ci si annoiava o non si riusciva a prendere sonno. O semplicemente perché si voleva sentire la voce delle altre”
(citazione | Tre amiche al lago – Dora Heldt)
Marie, Jule, Alexandra e Friederike sono le amiche inseparabili protagoniste del romanzo della Heldt: Tre amiche al lago. Ogni estate, le quattro donne si riuniscono nella casa al lago di Marie, dove trascorrono le vacanze confidandosi amori, segreti e sogni nel cassetto. Finché a causa di un litigio l’amicizia si interrompe e ognuna prende la propria strada. Parecchi anni dopo la rottura, la morte di Marie costringe le amiche a riunirsi e ad affrontare le cause della loro separazione.
Questo è romanzo che immagino bene tra le mani di una donna adulta che nel suo bagaglio di ricordi ha già tante immagini con le mille sfumature del dolore, del rimpianto, della nostalgia e della malinconia. Un romanzo sull’amicizia femminile perfetto da regalare a una donna.
La narrazione dipana con delicatezza le vicende che segnano le vite di quattro donne profondamente diverse. Un piacevole confronto tra i sogni e le aspirazioni giovanili che inevitabilmente vengono a patti con la realtà della crescita e del mondo. Il racconto che ripercorre l’evoluzione della loro amicizia, passando per segreti, bugie e tradimenti, è avvolto da un sentimento di malinconia persistente. Ma c’è anche tanta tenerezza in questo romanzo che di quelle amicizie che legano indissolubilmente le donne.
“È questo ciò che mi tormenta di più, Marie. Che non ho usato il tempo che avevamo.”
(citazione | Tre amiche al lago – Dora Heldt)
- Tre amiche al lago di Dora Heldt
- 493 pag, editore360
“ Cosa c’è di più prezioso del sapere di potere sempre contare l’una sull’altra? Nella buona e nella cattiva sorte: questo per me è l’essenza dell’amicizia.”
(citazione | Nessuna Complicazione sentimentale – Mara Locatelli)
Nessuna complicazione sentimentale: recensione
Chiamatelo piccolo-spazio-pubblicità, ma ora tocca a me. Sì, perché se vuoi regalare un libro a una donna dai trent’anni in su, che ama i romanzi brillanti nei quali possa rispecchiarsi… Be’, direi che la vita di Alida, trentenne milanese alle prese con l’ambiente sessista di una grande agenzia pubblicitaria potrebbe essere la scelta giusta.
Leggendo Nessuna Complicazione Sentimentale ti calerai nelle atmosfere alla Sex and the city che avvolgono le serate con le amiche, riderai delle figuracce alle Bridget Jones, ti appassionerai alle sfide lavorative alla Il diavolo veste Prada e vivrai gli amori complicati degni delle capostipiti delle chicklit, Anita Loos e Jane Austen (tutti commenti riportati, che lusingano il mio ego, e che condivido con te…pronta a farmi flagellare se non sarai d’accordo).
Di più non posso dire, per la trama e le recensioni dei lettori rimando ad Amazon. (Ps. a Milano lo trovi anche nella libreria Fiera del Libro di corso XXII marzo, che consegna anche libri a domicilio attraverso la piattaforma Bookdealer)
“Sapere che cosa significa amare ed essere amati è qualcosa che non si dimentica. Ti perseguita per sempre.“
(citazione | Nessuna Complicazione sentimentale – Mara Locatelli)
- Nessuna complicazione sentimentale di Mara Locatelli
- 430 pag, Amazon
Non c’è gusto senza te: recensione
Nell’elenco dei romanzi rosa divertenti per donne che amano il buon cibo e le storie d’amore a lieto fine, segnalo Non c’è gusto senza te, romanzo frizzante scritto a quattro mani. Fa parte di quei divertenti libri al femminile che sono perfetti da regalare alle amanti del romance contemporaneo (quelle che non si perdono mai l‘ultimo romanzo della Kingsely per intenderci).
Qui si narra dell’incontro incendiario tra Caterina, foodblogger milanese di adozione ma con la passionalità pugliese impressa nel suo codice genetico, e Massimiliano, chef tanto rinomato quanto arrogante. Due mondi apparentemente agli antipodi che prima di incontrarsi si scontrano e fanno scintille, divertendo le lettrici.
L’intreccio non si limita alle sole schermaglie amorose degne del miglior romance contemporaneo. I due protagonisti sono accompagnati da una girandola di amiche, vicini e parenti che rendono corposa la storia. Per esempio c’è Anna, la casalinga, mamma e moglie che decide di mettersi in gioco con successo, e c’è l’anziano Cazzaniga, professore in pensione e impiccione che vive nell’appartamento accanto a Caterina.
Perché questo è un libro da regalare a donne che amano la buona cucina? Perché nel regalo c’è un altro regalo: il libro contiene le migliori ricette dei piatti citati nel romanzo, tutte facili da realizzare e, posso confermare, anche gustosissime.
“Era la prima volta che la vedeva. Se l’era immaginata banale, un po’ scialba e sovrappeso, proprio come la sua cucina. E invece era più… più… Oddio, era davvero a corto di parole.”
(citazione | Non c’è gusto senza te – Edy Tassi e Gloria Brolatti)
Romanzi storici con donne protagoniste
La ragazza con la macchina da scrivere: recensione
“È una verità universalmente riconosciuta che una donna in possesso di una lunga storia abbia bisogno di una memoria adeguata. Senza memoria, ogni cosa perde di valore e di utilità…”
(citazione | La ragazza con la macchina da scrivere – Desy Icardi)
Tra i libri da leggere per donne appassionate delle ambientazioni tra le due guerre, come per esempio quelle narrate nella famosa trilogia di Carmen Korn, quest’anno è uscito La ragazza con la macchina da scrivere di Desy Icardi. Dalia attraversa il ventesimo secolo accompagnata dalla sua macchina da scrivere portatile, una Olivetti rossa.
Negli anni Novanta, ormai anziana, viene colpita da un ictus che, pur non rivelandosi letale, offusca parte della sua memoria. I ricordi di Dalia, tuttavia, non si sono dissolti. Attraverso la macchina da scrivere, ripercorre la sua vita alla ricerca dell’unico buco nero che non riesce a ricordare. Ci si immerge così in un romanzo avvincente su una donna forte, ripercorrendone amori e dolori, che ha la capacità invidiabile di non arrendersi per sopravvivere agli anni della guerra.
(La ragazza con la macchina da scrivere – Desy Icardi)
“Chi ha guardato la morte in faccia – le aveva detto la saggia Dorina – non teme di guardare in faccia il suo prossimo”
Ideale da regalare, il libro è ambientato tra Avigliana e Torino con un intrigante côté da romanzi storici con protagoniste donne incisive. Il periodo in cui si svolgono le vicende narrate è ben delineato con la mentalità maschilista dell’epoca, i divieti fascisti e le prevaricazioni. Perfetta anche la scelta di alternare passato e presente, ricorrendo alla narrazione in terza persona, per trasportare agevolmente il lettore nei flashback di Dalia, e sorprendendo con l’uso della persona che ha il merito di coinvolgere attivamente il lettore nella ricerca frustrante dei tasselli mancanti del suo passato.
Tra i tanti romanzi sulle donne forti, io consiglio di regalare questo libro perché la caparbietà di Dalia, che non si lascia mai sopraffare dalla vita e anche da quegli errori che lei stessa commette, è un potente messaggio benaugurale.
“La nostra mente non è fatta per percepire la felicità del presente, quanto piuttosto per riconoscerla molti anni più tardi attraverso il filo dei ricordi.”
(citazione | La ragazza con la macchina da scrivere – Desy Icardi)
- La ragazza con la macchina da scrivere di Desy Icardi
- 400 pag. Fazi Editore
“Credevo che il sapere più grande, specie per una donna, fossero le parole. Fatti, storie, fantasie, ciò che contava era averne fame e tenersele strette per quando la vita si complicava o si faceva spoglia. Credevo che mi potessero salvare, le parole.”
(citazione | Resto qui – Marco Balzano)
Resto qui: recensione
Finalista al Premio Strega 2018, quell’anno vinto per la prima volta da Guanda con La ragazza con la Leica di Helena Janeczek, il romanzo Resto qui narra i fatti accaduti a Curon, paesino della Val Venosta. Questo è uno di quei libri che parlano di donne con profondità e sensibilità. Raccontando una storia formativa, intima e personale, ti avvolge nella drammaticità di fatti realmente accaduti.
Le vicende personali si fondono con la storia d’Italia: sono gli anni del fascismo che nel Sud Tirolo appena annesso all’Italia vuole spazzare via cultura e la lingua madre. Mentre Trina narra della sua vita alla figlia scomparsa una notte all’improvviso, ti trascina nel racconto intimo e potente di una giovane che diventa donna. Non esita a ribellarsi alle prepotenze dei fascisti e non ha paura di combattere a fianco del marito, Erich, contro i tedeschi e contro l’avanzare dei lavori della diga che vuole spazzare via Curon, portandosi via le loro radici.
“Lo so Trina, ma è un momento. il fascismo passerà, questa gente andrà via e noi ritorneremo a fare la nostra vita.”
(citazione | Resto qui di Marco Balzano)
Una diga divide, una lingua separa, ma il ponte è la forza di una donna che con dolore, sacrificio e dignità difende le proprie radici. Un romanzo splendido che consiglio di leggere e di regalare, dove la storia si fonde con la finzione, e dove l’arroganza del potere si scontra con il valore della famiglia e delle proprie radici, dove il silenzio e l’indifferenza non sono sufficienti a fermare il coraggio di una donna determinata a combattere la sua Resistenza, per mantenere vivi affetti, valori e una vita semplice.
“Ti racconterò invece della vita di noi, del nostro essere sopravvissuti. Ti dirò quello che è successo qui a Curon. Nel paese che non c’è più.“
(citazione | Resto qui – Marco Balzano)
- Resto qui di Marco Balzano
- 180 pagine Einaudi
Romanzi da regalare per sorridere
Si chiama letteratura up-lit, che poi sta per up lifting, ovvero letteratura edificante. Questo per identificare quel genere di romanzi da regalare e da leggere perché ti fanno sentire meglio. Hai presente quella impalpabile sensazione di soddisfazione mescolata a serenità che provi quando, terminata l’ultima pagina, un piccolo sorriso ti si stampa sulla faccia?
Ecco. Dicono che non ti succede quando leggi un best seller qualsiasi, ma dovrebbe accaderti ogni volta che ti immergi in un libro up-lit. Sebbene i due romanzi suggeriti siano esempi perfetti del genere appena citato, non è per questo motivo che li ho uniti.
Il best seller di Gail Honeyman si chiama Eleanor Oliphant sta benissimo. È un libro con protagonista una donna ma non è un romanzo rosa, è uno di quei libri divertenti da regalare a chi non vuole leggere un libro con una storia d’amore.
Il secondo è uno dei romanzi rosa più divertenti che ho letto negli ultimi anni. L’amore è un difetto meraviglioso di Graeme Simsion è stato un best seller di qualche anno fa. In questo caso il protagonista è un uomo e racconta, tra le altre, il suo approccio con l’amore.
Che cosa hanno in comune questi due libri da regalare ad un amica? I protagonisti, voci narranti di entrambi i romanzi, sono personaggi fuori dagli schemi: Eleanor giudicata un po’ ritardata, Don ritenuto infrequentabile per via dell’Asperger.
Impossibile non appassionarsi – a personaggi e romanzi – perché ciascuno con il proprio stile, cinico e ironico il primo titolo, divertente e intelligente il secondo, stimolano parecchie riflessioni interessanti. Tra una battuta sarcastica,
“Dopo qualche istante ricevetti una risposta: 🙂 Comunicazione del ventunesimo secolo. Temo per gli standard di alfabetizzazione della nostra nazione.”
(da Eleanor Oliphant sta benissimo)
e dichiarazioni di una logica disarmante,
“Il fatto è che siamo programmati genericamente a reagire agli stimoli presenti nelle nostre vicinanze. Rispondere a situazioni complesse che non percepiamo direttamente richiede l’applicazione delle nostre facoltà razionali, che sono molto meno potenti dell’istinto”
(da L’amore è un difetto meraviglioso)
i due libri stimolano riflessioni sull’attitudine all’omologazione che ci domina, sulla necessità di imparare ad ascoltare, sull’importanza di dare valore anche a chi sembra diverso e lontano da noi. Ma soprattutto sono da romanzi da leggere assolutamente perché hanno il grande merito di disegnarti un sorriso sulle labbra.
Eleanor Oliphant sta benissimo, trama…
“Mi chiamo Eleanor Oliphant e sto bene, anzi: sto benissimo.
Non bado agli altri. So che spesso mi fissano, sussurrano, girano la testa quando passo. Forse è perché io dico sempre quello che penso. Ma io sorrido. Ho quasi trent’anni e da nove lavoro nello stesso ufficio. In pausa pranzo faccio le parole crociate. Poi torno a casa e mi prendo cura di Polly, la mia piantina: lei ha bisogno di me, e io non ho bisogno di nient’altro. Perché da sola sto bene…”
Sul fatto che Eleanor sia strana non ci sono dubbi.
Ma siamo sicuri che essere strani sia davvero un difetto? Io ci ho messo un nanosecondo a trovare simpatica Eleanor Oliphant. Vive isolata nel suo mondo, non ha mai avuto un amico, non sente il bisogno di socializzare, non usa il cellulare e tanto meno i social, è una giovane donna bizzarra o, come dicono spesso gli altri, un po’ “ritardata”.
In realtà lei ha organizzato la propria vita con metodo: durante la settimana si dedica al lavoro e nel weekend beve vodka in attesa del lunedì. A cadenza ritmica la telefonata alla madre… Va bene, dai, è un po’ stravagante.
…e recensione
Il personaggio è talmente ben costruito che, pagina dopo pagina, assume contorni sempre più reali. E l’autrice è bravissima ad attirarti nel mondo di Eleanor, nel suo modo di pensare, di vedere e di sentire, svelandoti poco alla volta ragioni e orribili segreti del suo passato.
Entri nella vita di questa donna apparentemente incomprensibile e ti rendi conto di quel che c’è sotto la corazza, scopri che la cotta per il cantante di una band rivela il bisogno di una vita normale, e che le telefonate alla madre – mostruosa! – nascono dal desiderio legittimo di avere una famiglia.
Sempre in bilico tra cinismo e dramma, tra ironia e tragedia, il romanzo ti cattura fino alla scoperta del punto di origine di tutti i mali di Eleanor.
Questo è un libro che consiglio di regalare, ma ancor prima di leggere, perché è una grande iniezione energizzante a base di sensibilità, gentilezza e speranza. Un cocktail di valori di cui non si è mai sazi, o no?.
E poi è pure la dimostrazione che anche gli esordienti sono ottimi scrittori. Anzi, a volte sono proprio meglio dei soliti noti…
- Eleanor Oliphant sta benissimo di Gail Honeyman , Garzanti
- 352 pagine, cartaceo e formato ebook (anche in versione audiolibro!)
L’amore è un difetto meraviglioso
“Mi chiamo Don Tillman, ho trentanove anni e sono un professore di genetica presso l’Università di Melbourne. Ho una posizione ben retribuita, seguo un’alimentazione strutturata e regolare, ho molta cura del mio fisico. Nel regno animale, non avrei alcuna difficoltà a trovare una compagna e a riprodurmi. Perciò, il motivo per cui sono ancora scapolo mi è oscuro. Tuttavia ho fatto una scoperta incredibile: statisticamente, gli uomini sposati sono in media più felici… e vivono più a lungo! Per questo ho dato vita a un progetto: il Progetto Moglie….”
(citazione L’amore è un difetto meraviglioso- Simsion)
Parlando di personaggi stravaganti, non posso che raccontarti anche questo libro che ho letto da poco. Effettivamente non è una novità. L’amore è un difetto meraviglioso è stato un best seller del 2013, anno in cui ha scalato le classifiche di vari Paesi europei e oltre.
L’amore è un difetto meraviglioso, trama
Il titolo così tradotto fa pensare a un romanzo rosa, mentre quello originale The Rosie Project è sicuramente più indovinato. La storia racconta del goffo tentativo di uno scienziato stravagante di trovare moglie attraverso un approccio puramente scientifico. Il brillante genetista ha appurato che gli uomini sposati vivono più a lungo, ragione per cui è necessario mettersi immediatamente in regola con quanto dice la scienza. Senza la minima esitazione elabora una strategia, con tanto di questionario e algoritmo per trovare la compagna ideale.
Come se fosse facile!
Uomini e donne sono alla ricerca del partner perfetto dalla notte dei tempi. Ma lui si mette di impegno nel volere elaborare una metodologia scientifica e poi nel seguirla con rigore.
Non è un romanzo rosa
Lo metto tra i romanzi da regalare in ogni occasione perché è spassoso e parecchio cinematografico (l’autore infatti anche se è al suo primo libro, è uno sceneggiatore). La trama si sviluppa con molta leggerezza, riuscendo a dipingere la natura asociale ed estremamente razionale di un uomo concentrato sul raggiungimento dei propri obiettivi, senza mai appesantire il lettore.
L’affermato genetista ha la sindrome di Asperger, ragione per cui ogni sua giornata è scandita da azioni e ragionamenti dettati da efficacia e razionalità. Quando dà sfoggio di una logica tagliente o dichiara che il momento più felice della sua vita è stata la visita al Museo di Storia Naturale, può evocare il personaggio di Sheldon Cooper (The big bang theory). Ma in realtà Don Tillman non è altrettanto caricaturale. E poi Don è davvero interessato alle donne, peccato che non riesca ad andare oltre il secondo appuntamento. E non schifa affatto il sesso. Il problema è che lo impara sui manuali con la stessa avidità di conoscenza che mostra per apprendere le ricette dei cocktail.
Leggilo e ti divertirai
Io l’ho trovato un libro divertente e intelligente al tempo stesso. Suggerisco di metterlo nella lista dei romanzi da regalare perché parla di diversità e di accettazione dell’altro. Innesca il meccanismo delicato dell’empatia ed è uno stimolo a valorizzare le caratteristiche di ogni persona. Tutti abbiamo percezioni diverse sulla vita e sul mondo, perché non imparare a condividerle e migliorarsi?
- L’amore è un difetto meraviglioso di Graeme Simsion
- 304 pgg, cartaceo e formato ebook | anche in audiolibro!