Libri di Sally Rooney: romanzi per millenials e non solo

copertine libri di Sally Rooney
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Eccomi a scrivere il seguito del post sui romanzi d’amore che consiglio di leggere. Sono partita da L’amore che dura di Lidia Ravera e proseguo con i libri di Sally Rooney. Perché? Perché questi romanzi sono la riprova che le dinamiche dell’amore sono le stesse a venti come a cinquant’anni, che la comunicazione è alla base di qualsiasi relazione e che… scopritelo voi il resto

L’amore è… passione e tradimenti

Passioni e tradimenti sono elementi chiave delle storie romantiche narrate nei libri che ho associato questo mese. Romanzi d’amore, dicevo nel post precedente, e per favore non confondeteli con i romanzi rosa. Non perché ci sia niente di sbagliato in questi ultimi (per i quali il lieto fine è elemento imprescindibile), ma perché la sottolineatura distrattamente snob che alle volte rimbalza sulle parole ‘romanzo rosa’ è sempre un filo antipatica e un tantino spocchiosa. Tornando ai nostri libri di oggi, e ai romanzi che raccontano le relazioni d’amore, in Parlarne tra amici di Sally Rooney la letteratura e il cinema si incontrano nuovamente. Proprio come nel libro di Lidia Ravera (per inciso mi è piaciuto parecchio). Ancora una volta l’uomo, in questo caso Nick, è descritto come affascinante esponente del mondo cinematografico. E, ancora una volta, a una donna dedita alla letteratura, qui è la giovane Frances, è affidato il compito difficile di mediare tra sentimenti e razionalità. 

Libri di Sally Rooney: il successo inaspettato della scrittrice dei millenials

Nel libro della Ravera si vive il presente dei cinquantenni, con la malinconica consapevolezza di essere sempre gli stessi giovani di trent’anni prima, ma con meno vita davanti e meno chanche da sprecare. Nel primo libro della Rooney si vive il presente, infischiandosene del futuro, come è normale che sia a trent’anni, dando per scontato di avere davanti a sé tutta la vita e le sue infinite possibilità.
La scrittura asciutta e curata di Sally Rooney è straordinaria nel suo evidenziare sfumature e dinamiche complesse della comunicazione tra individui. Soprattutto è sempre molto elegante e precisa mentre racconta la vita interiore di una inquieta Frances alla ricerca delle propria identità. Per inciso, vi sarà capitato di leggere articoli e commenti sui libri della Rooney, e di trovare qua e là riferimenti sull’autrice etichettata quale scrittrice dei millenials. Sarò rompiballe – sì lo sono – ma tutta questa identificazione con una determinata generazione mi sembra una forzatura. Io, mentre leggevo questa storia romantica, respiravo l’eco di atmosfere e sensazioni vissute in uno dei miei romanzi preferiti, Bonjour tristesse di Françoise Sagan (e parliamo di un libro che risale al 1954).

Parlarne tra amici, recensione

Dunque, a mio avviso questo primo libro di Sally Rooney è semplicemente un romanzo che parla di amore, di passione, tradimenti vissuti quando si comincia a diventare adulti. È vero, nel libro la protagonista Frances (una coincidenza quel nome?) ha 21 anni, ma io sfido chiunque a trovare nella realtà una ventunenne con la stessa abilità di introspezione, con le medesime capacità di autoanalisi dimostrate dal personaggio tratteggiato dalla Rooney. Guardate per esempio la ventenne del libro della Ravera, la figlia della protagonista, e poi ditemi quale delle due è più reale.
Vogliamo dire che Sally Rooney è la scrittrice dei millenials perché le conversazioni nei suoi romanzi si muovono anche attraverso mail e chat? Siamo sinceri, questo oramai accade a tutti quelli che vivono nella attuale società occidentale e non solo. Non è di certo appannaggio esclusivo dei millenials. A questo proposito: l’avete letto Le ho mai raccontato del vento del nord di Daniel Glattauer?

Il secondo libro di Sally Rooney: una conferma oppure no?

Comunque, appurato il fatto che per vendere libri sembra non basti più dire semplicemente che si tratta di un buon romanzo e anche ben scritto, ma bisogna inventarsi slogan da fascette tipo “lo scrittore da xx milioni di copie” oppure “la scrittrice dei millienials”, il romanzo Parlarne tra amici mi è davvero piaciuto. Così, appena l’ho terminato sono andata subito a leggere il secondo libro di Sally Rooney: Persone Normali.
Devo dire che non mi ha convinto come il primo. Forse perché è venuto a mancare il fattore sorpresa o magari perché, per certi versi, la storia si ripete. Ovviamente non tutti la pensano come me. Basti pensare che proprio il secondo romanzo della Rooney è stato selezionato per il Booker Prize 2018 , anche se poi a vincere è stata Anna Burns con Milkman. Ma questa è un’altra storia.

Persone Normali di Sally Rooney, trama…

Nel primo libro di Sally Rooney, Parlarne tra amici, i protagonisti erano due giovani amanti; qui il discorso non cambia.
I protagonisti sono Marianne e Connell, due ragazzi di un paese di provincia all’ultimo anno di liceo. Le fasi alterne, tra amicizia, sesso e romanticismo, caratterizzano la relazione tanto quanto il modo in cui i protagonisti si rapportano individualmente con il mondo. Al liceo lei è quella che vive ai margini, la borghese sfigata, lui è il ragazzo popolare, l’atleta della scuola. Ed è anche il figlio della donna di servizio a casa di Marianne.
Il sesso tra loro è una cosa da tenere segreta.
Quando poi si ritrovano al Trinity College, a Dublino, le posizioni si ribaltano. Lei è quella introdotta e lui l’outsider. Il gioco ricomincia, ma i ruoli di potere cambiano… forse.
Diversamente dal primo best seller di Sally Rooney qui la storia (d’amore?) di due ragazzi come tanti è saldamente calata nel contesto scolastico.

…e recensione

Nel romanzo Parlarne tra amici, l’Università era semplicemente una cornice necessaria per giustificare l’altrimenti anomala quantità di tempo libero dei personaggi. Invece, nella storia di Marianne e Connell, la vita universitaria, le contraddizioni, la ricerca di un proprio per pensiero al di fuori dagli schemi prestabiliti per affermare il passaggio all’età adulta sono costantemente presenti. E i personaggi di contorno sono secondari, di nome e di fatto. Sono figure che si lanciano in discussioni appassionate su libri che non hanno mai letto, che dichiarano il loro status sociale sfoggiando lo stesso Mac o parlando nel medesimo modo: servono per inquadrare il contesto.
Il filo conduttore di questo, e di tutti i libri di Sally Rooney, è la difficoltà di comunicare in un mondo dove la comunicazione sembra essere protagonista dell’esistenza di chiunque. Eppure la storia tra Marianne e Connell è una storia di malintesi, di sentimenti inespressi, di stalli emotivi. Se tra loro ci fosse stata capacità di comunicazione non ci sarebbe stata una storia da raccontare. O forse sì, ma sarebbe stata una storia diversa da questa che narra insicurezze, paure e tormenti d’amore senza mai cadere nel sentimentalismo.

Persone Normali è diventato una serie tv. La prima stagione è in onda su Amazone Prime Video. Clicca il banner qui sotto per avere 30 giorni gratis di streaming, potrai vedere anche la serie TV Normal People tratta dal romanzo di Sally Rooney.


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